Il mare contornato
da monti innevati
d’un inverno lungo
riempito di foschia
come qualcosa di rado
che…ogni tanto è sensazione
di…attesa d’un divenire.
E’ la sospensione
come un filo appesa
dentro le cose persino
permeate dalla trasparenza
in quel filo invisibile
che manovra anche te stesso.
L’attesa è sempre speranza
che accompagna ognuno
ogni istante…sempre
quando sleghiamo una giornata
sgomitolando quel filo
che riusciamo…a volerlo
…tirare e…tendere verso sè
nella speranza
dentro un grido di gabbiani
che…investono di presenza
lo sgomento…d’un attendere
nella libertà gloriosa
…in un volo semplice
che sfreccia di vento
come fosse il modo di slegare
il loro filo e…portarlo altrove
nella libertà d’un grido
c’è la sapienza…
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