A passo spedito
…rimbomba in me
come tamburo
il grigio ovattato
che…rende il sentire
quasi un affanno.
Anche i passi
accompagnano il ritorno
d’un umore diverso
è…pieno di quesiti
è…pieno di pathos
come se…l’esistere
ha un peso di ansia
toccata dal senso del tempo
ponendo la vita d’ora
proiettata al dopo
quando non c’è mai dopo.
C’è ora…c’è adesso
c’è l’attimo di questo istante
e allora…dimentica tutti
…i paletti del tempo
sono proprio letali.
Impara la vita
in un altro tempo
ora…il presente.
Ritorno a casa spedita
canto una canzone inventata
fischiando al ritmo d’ora
e…son felice così
mi riprendo e mi regalo
la gioia cantando…
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“Carpe diem quam minimum credula postero ” (Orazio)
“Vivi il presente” (non pensando al futuro)
confidando il meno possibile nel domani”
Ogni giorno,anch’io,lo vivo cos