Vorrei che le note dell’anima
…creassero concerto
in un susseguirsi struggente
pieno d’amorevole suono.
Vorrei ascoltare la mia musica
…quella creata da me per me
in un piegarsi al dolore
in un inno alla gioia
in un ode dolce
ovattata dalla tenera danza
al suono di me, in fila,in ordine.
Finalmente ascoltare
e…piangere
e…ridere
e…intrecciare un canto persino
da non avere più corpo
ma…essere vento
e…arrivare ovunque
in un impeto di vortice
in un sollievo tenue
in un fruscio d’aria.
Vento che spazza.
Vento che ruba.
Vento che è vento…
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