Forse quell’invisibile
che è dentro ognuno
in quella folgorazione
di dolore e gioia
per non essere terreni
e perdenti e arresi e apparenti
ci eguaglia all’inverosimile
nella misura d’un semplice
…semplice ascolto.
Oltre le onde di frastuono
di sentirsi privi d’essenza
c’è quell’assoluto di te
…personale d’ognuno
che è la chiave giusta
per credere che …l’umano sia
la più alta concentrazione
…d’un potere
…d’una saggezza
antica…dentro noi
posseduta da pochi
forse da molti.
Io non so come sia possibile
sentirsi così gloria
quella che ci appartiene
da quando l’uomo è uomo.
Io non so come sia possibile
sentirsi invece così perduti
nella gabbia di solitudine
che accomuna l’uomo senza uomo
perchè manca qualche cosa…
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