Non è che…

Aver compreso la fragilità

personale e del mondo intero

non è che sofferenza

in quel non poter cambiare

…neanche un pò

il baratro personale

il baratro del mondo.

E’ una considerazione

…non un arresa

a voler cercare un modo

…per riempire quei desideri

…d’amore infinito

che attraversano ognuno.

E’ una constatazione

…di quanta amarezza c’è

dietro fughe e piegature

nella sottigliezza bella

che ognuno ha dentro.

E’ una tristezza

…di quanto affogato c’è

nelle azioni…nei pensieri

nelle anime zittite

tanto rese mute

che sembrano pianto.

E’ un pianto universale

nascosto dietro il quotidiano

nascosto dietro il mai detto

nella vergogna quasi d’osare

…solo arrendersi all’onda

quella bella personale e di tutti.

 

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