Il fragore del mare
nelle onde increspate
…arriva fin qui
nell’apertura d’un immenso
dove… solo guardarlo
fa vibrare il mio vocio
che insieme ad altro cinguettio
apre veramente la mia piccolezza.
Il senso d’inadeguato
innanzi al fragore parlante
mi porta lontano assai
e…ancor più piccola
diventa un nulla totale.
Chi sono per dare voce
ad una preghiera egoista
per noi che sempre lo siamo.
E’ stamane visione
d’un uomo così lontano
…da ciò che è
che mi sento così…accartocciata
come un qualcosa che
non “c’azzecca” col creato.
E’ sempre così disperato
il mio chiedere per me
e…non sarebbe giusto lo so
ma…con molta umiltà
…io ci provo
forse la purezza
di quest’attimo mio
arriva dove deve andare
nella sussurrante attesa
…d’essere ascoltata.
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