La differenza è resa
…tra ciò che vedi
e…ciò che senti.
Ciò che vedi è
…quel che vedono tutti
…quel che è l’apparire
nella superficie che vuoi
…si veda.
Ciò che senti è
…quel vedere oltre ed altro
…quell’illudevole visibile
che dall’invisibile afferri.
Non combaciano mai
nell’altalena del divenire
sono due dimensioni
…rette parallele
non si incontrano mai
…le linee.
E’ un gioco al massacro
convivere prima con te
e poi…presumibilmente
…con gli altri.
E’ un prendersi sul serio
quando c’è l’inconsapevolezza
di quella trasparente differenza
che qualifica ognuno
nella sensibile raccolta
degli “imput” personali
che danno l’ampiezza o la chiusura
di coglierne l’armonia
di quel divenire magico.
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