Quanta solitudine
investe ognuno
…sempre
in quella fuga
…non eroica
di non consapevolezza.
Il vocio cosmico
riempito di nulla
perseguita il viaggiatore
che dalla superficie
viene letteralmente avvinto
come da braccia sinuose
della più grande negazione.
Nega a se stesso
…di possedere tesori
non acquistabili
ma..dati in dotazione
gratuitamente inglobati
in quel dirsi d’appartenere
…a razza umana.
E’ una qualifica che dona
…sapere veramente
quel…io sono
nella diversità d’ognuno
nella varietà d’essere
dirsi ognuno…io sono.
Quel dirlo
è aver trovato
in se stessi la chiave
quella che apre la divinità
di essere altro da cosa
di essere quel…io
…qualificante.
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