Non muoversi
non pensare
non mettere azione.
Questa è paura
…di guastare il momento
è…il pathos che rende attesa
aspettando una corsa
…in uno sprazzo di luce.
Non chiedersi
chi muove i fili della scena
perchè..non sai nulla
è…un divenire spontaneo
così…inventato nell’attimo stesso
per diventare…desiderio
per diventare…verità
per diventare…libertà.
E’ libertà di poter essere
ed essere…senza sapere
quando…il bisogno d’avere
supera la recita che si sta vivendo
fuggire da tutto
e…riprendere se stessi.
Ogni volta è scegliere
senza sapere mai quando
…come un terremoto
…come un onda cavalcante
..come una rosa sbocciata.
E’ tenerezza che vuoi
quando afferri l’isola
e…la sommergi di potenza.
L’acqua s’infila prepotente
non chiede…è.
La natura è se stessa
obbedisce al divenire
di ciò che è…ogni volta.
Il vento s’agita
l’acqua si muove
il fiore sboccia
il sole spunta.
Ogni cosa è ciò che è
non è umanizzata da calcolo
non è sporcata dalla mente pensante
non è ciò che è là per un perchè.
E’ un perchè che non pensa
è l’accettazione d’un compito
ed è quel preciso compito
il sole serve a….il vento serve a…
il mare serve a…il fiore serve a…
e..l’uomo serve a…
non capire che potrebbe capire
non guardare…non sentire
non chiusura…non nascondiglio.
Quanti non…l’umano genere in sè
ha tutti… infilati dentro
per decidere d’essere intelligente
quella potenza che dovrebbe liberarlo
e che invece…lo imprigiona
rendendolo pupazzo
della sua stessa vita
in quella recita d’ogni momento
anche quando ama
anche quando dovrebbe essere
…veramente nudo
non fuori ma…dentro.