18 dicembre 2007
Sullo sconfinato divenire
allargo le mie ali
saziando tutto di me
afferrando solo l’ampiezza
mentre dilungo lo sguardo
e…prendo per me sola
l’immensità tutta.
Le onde si susseguono
spumose, colme di forza
bianche d’argento
l’una incontro all’altra
in una musica piena
nel ritmo d’andare e venire.
Spazia tutto negli odori
di mare d’inverno
che gonfia se stesso d’orgoglio
d’essere unico ed immenso
baciato dal divenire
come corona festante
intrisa d’ampiezza
cingente la Terra
allorchè con un piglio d’asprezza
abbandonata dai risvegli
tace nel silenzio di sè
piangendo su se stessa piegata
dall’immenso marciume invasa
aspettando un balzo d’amore
nell’attimo d’ora è muta
ascolta il silenzio di sè…
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